Lui & Lei
Zia Giulia
di OrsoB
17.01.2025 |
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"Mi ha baciato reggendo il mio capo con le mani..."
“Zia Giulia” Mi chiamo Max, ho 17 anni e vivo con i miei genitori in un piccolo comune in provincia di Firenze.
Un giorno, mi sono recato a Firenze in Autobus, con l’intenzione di fare shopping al Centro Commerciale e passare del tempo con i miei compagni di scuola. Appena giunto al centro commerciale ho chiamato mio zio Sergio e gli ho chiesto se potevo restare a dormire a casa sua per poter passare più tempo con i miei amici a cazzeggiare in città. Lui mi ha risposto che potevo senza problemi, ma purtroppo Lui in quel periodo si trovava in un'altra città per lavoro, ma che comunque avrei trovato a casa sua moglie che sicuramente mi avrebbe permesso di trascorrere la nottata mettendomi a disposizione la stanza degli ospiti. Ricevuto l’approvazione di mio zio ho telefonato ai miei genitori dicendo loro che non sarei tornato a casa e che sarei rimasto a dormire a casa di Zio Sergio.
Giunto al termine della mia giornata ho deciso di raggiungere l’abitazione di mio zio.
Erano circa le 22:30 quando ho suonato il campanello! Sua moglie (zia Giulia, così la chiamavo) ha aperto la porta ed è rimasta leggermente sorpresa dal fatto che fossi sulla soglia di casa sua, probabilmente perché aveva programmato di trascorre la serata diversamente da come invece si stava presentando a causa mia.
Le ho descritto velocemente la situazione, sottolineando che lo stesso zio Sergio mi aveva autorizzato a passare la notte a casa loro. Raggiunta la cucina vidi che mia zia era in compagnia di due sue amiche. Tutte loro, a quanto sembrava, erano già leggermente ubriache e stavano trascorrendo il loro tempo spettegolando e divertendosi con del buon vino.
Zia Giulia aveva, a quel tempo, 36 anni, era una bionda molto bella e sexy con una figura meravigliosa e uno splendido seno di 4a misura. Entrando in cucina, mi ha presentato le sue bellissime amiche, belle e avvenenti come lo era lei. Una si chiamava Lisa e l’altra Marina. Salutai educatamente entrambe e mi misi a sedere al tavolo insieme a loro.
“Hai voglia di mangiare e bere qualcosa?” mi ha chiesto mia zia.
Naturalmente non ho rifiutato e ho chiesto cortesemente di versarmi un po' di vino, visto che in tavola erano già presenti delle bottiglie, alcune vuote altre appena aperte.
“Facciamo un brindisi tutti insieme, giovanotto!” disse Luisa.
Mi sono alzato e ho fatto un brindisi, insolito per la mia età, alle belle signore presenti!
Al primo brindisi seguirono anche altri e nuove bottiglie di vino vennero stappate per soddisfare la sete di tutti.
Non avendo mai bevuto prima alcolici, il vino mi diede subito alla testa facendomi rilassare e facendo sparire completamente il mio freno inibitore. Sono diventato più audace e ogni sorta di pensieri volgari sono entrati nella mia testa martellandola.
A giudicare dagli abiti che indossavano sia mia zia che le sue amiche, si erano riunite per festeggiare, chissà cosa, senza alcun pudore, ma la mia presenza, evidentemente, non rientrava nei loro piani e quindi dovettero cambiare radicalmente atteggiamento assumendo un comportamento più morigerato.
Fingendo di non essere particolarmente interessato ad ascoltare i loro pettegolezzi, mi trasferì nella stanza in cui avrei dovuto dormire, lasciando la porta della stanza degli ospiti socchiusa per poter origliare ed eventualmente uscire per andare a spiare le tre donne in cucina.
Ho acceso la TV ho aumentato il volume e ho fatto finta di interessarmi solo a ciò che trasmettevano.
Dopo un po', senza fare alcun rumore, mi avvicinai alla cucina e cominciai ad ascoltare le loro conversazioni. Mia zia e le sue amiche erano abbastanza ubriache e parlavano di argomenti particolarmente piccanti. Accovacciandomi, guardai attraverso la fessura tra la porta e il suo stipite e cominciai a origliare e a osservare le donne che bevevano. Mia zia si accomodò su una sedia posta di fronte alla porta, si rilassò e raccontò una storia intrigante alle sue amiche.
Non ho prestato attenzione a ciò di cui stava parlando, poiché il mio sguardo era diretto alle sue gambe snelle e leggermente divaricate sotto il tavolo che esercitavano su di me una particolare attrazione.
Quella sera indossava una gonna abbastanza corta, sotto la quale erano visibili calze nere autoreggenti e mutandine nere.
Mentre osservavo con attenzione la mise di mia zia ho avuto una erezione. Sognavo da tempo di vedere la moglie di mio zio nuda e cercavo sempre di sbirciarla ogni volta che era possibile, ma tutti i tentativi precedenti non avevano avuto successo.
Mi sono seduto comodamente sul pavimento e ho continuato a spiare. Questo è andato avanti per circa 30 minuti, finché una delle amiche di zia ha detto a voce alta che era giunta l’ora di andare. Mi sono alzato in silenzio e sono corso in stanza a far finta di guardare la TV.
Zia Giulia accompagnò le sue amiche e, un po' barcollante, ritornò in cucina.
Io l’ho raggiunta subito dopo e le ho detto che avevo voglia di bere ancora un po’ di vino, ma che mi sarebbe piaciuto bere in compagnia e non da solo.
Nonostante Lei fosse già abbastanza ubriaca, ha accettato di bere insieme a me. Mi ha invitato a servirmi da solo e mi ha chiesto di versare del vino anche nel suo bicchiere.
Le ho riempito il primo bicchiere, poi il secondo e poi ancora un altro. Dopo aver bevuto tre bicchieri, con voce impastata, ha cominciato a chiedermi dei miei rapporti con le ragazze. Ero falsamente imbarazzato e fingevo di essere troppo modesto. Le ho detto che non avevo mai fatto sesso prima. All'improvviso mi ha chiesto se mi piacevano le sue amiche???
Sono rimasto un po’ sorpreso dalla domanda e senza alcuna esitazione ho risposto di sì. Lei mi ha riferito che anche io piacevo a loro.
All'improvviso mia zia ha fatto una pausa e successivamente mi ha chiesto: “Cosa ti piace nelle donne? Cosa per te rende attraente una donna?”
Ho capito che dovevo correre un rischio e ho iniziato a descrivere una immagine che si adattava perfettamente a zia Giulia.
Ho detto che mi piacciono le bionde, le donne snelle, mi piace quando le donne indossano abiti attillati e provocanti, calze e tacchi a spillo, che adoro la biancheria intima di colore nero e che stravedo per le donne con un grande seno.
Mentre descrivevo dettagliatamente a mia zia tutto questo ho avuto una potente erezione.
Dopo avermi ascoltato zia Giulia si è alzata e mi ha chiesto di versarle ancora un po' di vino mentre lei si assentava un attimo per andare in bagno. Zia uscì dalla cucina lasciando la porta aperta alle sue spalle.
Prestando attenzione ai rumori che provenivano dal bagno ho sentito bene che scorreva l’acqua della doccia.
Dopo 5 minuti lei uscì dalla stanza del bagno e si recò nella stanza da letto. Io mi sono affacciato in corridoio e le ho chiesto, ad alta voce, quando sarebbe ritornata in cucina.
Mi ha risposto invitandomi a prendere il vino per entrambi e a raggiungere il salotto con il grande schermo. Ho portato velocemente il vino e bicchieri poggiandoli sul tavolo davanti alla TV, mi sono seduto sul divano in attesa che lei arrivasse.
Prima di entrare in salotto e rendersi visibile zia mi ha chiesto di chiudere gli occhi e aspettare ed io l'ho ascoltata senza fare obiezioni.
Pochi secondi dopo la sentii correre in corridoio prima in una direzione e poi nell’altra.
Tenendo gli occhi chiusi e non sapendo cosa stesse facendo le ho chiesto: “Posso riaprire gli occhi?”
Lei ha risposto di sì e un attimo dopo ha fatto ingresso nel salotto con indosso un vestito nero attillatissimo, provvisto di un’ampia scollatura da cui sporgevano i suoi splendidi seni e con un lungo spacco nella parte posteriore che le arrivava fino ai glutei mettendoli bene in evidenza, ai piedi indossava scarpe con tacchi a spillo alti 16 cm.
Vederla così agghindata mi ha letteralmente paralizzato. Sono certo che il mio volto risultava essere quello di un ebete.
“Ti piacciono i vestiti come questo?” mi chiese sedendosi accanto a me e accavallando le gambe.
Non ero più in grado di dire nulla, ma dentro di me sapevo che la desideravo più di ogni altra donna al mondo e molto probabilmente lei lo aveva capito.
“Non ti aspettavi di vedermi vestita in questo modo??” ha detto mentre mi porgeva un bicchiere di vino.
Abbiamo bevuto entrambi svuotando i bicchieri fino all’ultima goccia tutto d’un fiato. Lei dopo aver riposto il bicchiere vuoto di entrambi sul tavolinetto posto d’avanti a noi si è avvicinata e mi ha baciato sulle labbra con le sue morbidissime labbra, poi ha avvicinato il viso al mio collo e mi ha sussurrato all'orecchio che avevo un profumo delizioso e poi mi ha baciato ancora.
Mentre mi baciava la sua dolce lingua è affondata nella mia bocca alla ricerca della mia. Le nostre lingue si sono incrociate in un bacio lungo e voluttuoso. All'improvviso zia Giulia si alzò, sollevò il vestito, sollevò una gamba sedendosi sopra di me a cavalcioni.
Mi ha baciato reggendo il mio capo con le mani. Io le ho accarezzato le gambe lentamente, subito dopo ho fatto scivolare le mani sul suo culo. In un impeto di passione e sotto l'influenza dell'alcol, ho cominciato a palparle il culo in modo più rude e audace e ho sentito come lei iniziava a gemere e a mordermi il collo.
All'improvviso zia Giulia si alzò mi prese per mano e mi disse che era già tutta bagnata invitandomi ad andare in camera da letto per continuare, così con forza mi trascinò velocemente verso la sua stanza.
In camera da letto, mi ha tolto la maglietta e ha iniziato a baciarmi e a leccarmi i capezzoli. Poi si è accovacciata, mi ha slacciato la cintura e ha abbassato i jeans e le mutandine mettendo in mostra il mio pene che iniziò a sventolare davanti al viso di zia Giulia.
“Wow, così grande nonostante la tua età!” ha detto “Hai qualcosa di cui essere orgoglioso!”
Lo strinse con la mano e cominciò ad accarezzarlo lentamente. Ho aspettato con impazienza che lo circondasse con le labbra per poi farlo sparire nella sua bocca.
Mi ha chiesto di sedermi sul letto, ha fatto scorrere più volte le sue mani gentili sulle cosce, mentre io osservavo come Lei guardava il mio cazzo, ha spalancato la bocca e ha ingoiato il mio pene duro fino ai testicoli.
Ha iniziato a succhiarlo con molta passione. Di fronte al letto c'era un grande specchio che mi permise di osservare mia zia mentre mi succhiava il cazzo, era piegata a novanta gradi ai bordi del letto. Il suo vestito era tirato su e nello specchio ho visto il suo bellissimo culo, non indossava le mutande, sotto il vestito tutto era in bella mostra. Ciò mi ha eccitato ancora di più e il mio pene è diventato teso al limite. Ho preso zia Giulia per i capelli e ho cominciato a muovere il suo capo su e giù guidando la sua bocca lungo tutto il mio pene, lei gemeva per il piacere.
"Mmmm... com'è delizioso!" ha detto e lo ha ripreso in bocca.
Improvvisamente ha detto con tono perentorio: "Ora tocca a te, tesoro mio!" si è seduta sul letto di fronte a me, ha sfilato rapidamente il vestito mostrandosi davanti ai miei occhi completamente nuda e ha divaricato le gambe.
La fica era completamente spalancata, un rivolo bianco e denso di umori vaginali scendevano verso il buco del culo. Le piccole e le grandi labbra della vagina erano ricoperte da un liquido luccicante simile a un gel.
Si è distesa completamente sul letto al mio fianco in attesa di quello che di li a poco sarebbe accaduto.
Mi alzai dal letto, mi avvicinai a lei e cominciai a baciarla e a palpeggiarle brutalmente il seno. Mi prese con forza la mano e se la mise fra le gambe andando a coprire la fica, ho sentito quanto era bagnata e ho subito desiderato leccarla.
Ho diretto la lingua fra le sue gambe incollandola alla figa succosa. Zia cominciò a gemere di piacere e io godevo del sapore della sua figa e la leccavo sempre più teneramente.
Dopo un po' ha urlato:
“ahhhhhh....sto venendo, sto VENENDOOOOO...” mi ha spinto via e ha detto: “Max, voglio che tu mi scopi con il tuo giovane cazzo come se fossi una puttana! Con forza! Con Violenza!" si voltò di schiena e si inginocchio carponi porgendomi il suo fondo schiena.
L'ho afferrata per il culo, l’ho penetrata con forza, muovevo il mio cazzo duro dentro di lei con foga e lei ha urlato ancora di più. L’ho sculacciata con forza, le ho detto che era la regina delle troie, le ho urato mille volte PUTTANA!
Dopo 20 minuti non ce la facevo più e ho detto che stavo per venire. Zia Giulia ha liberato la sua figa dal mio cazzo, si è girata, l'ha preso in bocca e ha iniziato a succhiare... in quel momento ho urlato “SSSSIIIIIII….” e le sono venuto direttamente in bocca... È stato indimenticabile. Le ho coperto il viso di sperma e le è piaciuto.
Dopo aver goduto entrambi siamo andati a farci una doccia insieme come due amanti e poi abbiamo ricominciato a scopare. L'ho scopata sempre più forte, l'ho chiamata puttana, troia, le ho strizzato brutalmente i grandi seni mordendo con forza i capezzoli turgidi e grandi, l'ho sculacciata ancora e ancora mentre lei urlava, gemeva come una maiala in calore e si divertiva. Abbiamo cambiato posizione, ci siamo masturbati a vicenda, abbiamo goduto e non ci siamo fermati finché non siamo stati completamente stanchi e ci siamo addormentati abbracciati l’una all’altro.
La mattina dopo mi sono svegliato, ma lei non era più a letto. Mi sono alzato, mi sono vestito e sono andato in cucina. Zia Giulia aveva preparato la colazione e mi aspettava al tavolo con una vestaglia corta. Mentre mangiavamo mi ha detto con voce ferma: “Non racconterai a nessuno quello che è successo tra noi? Vero?”
Ho risposto che questo sarebbe stato il nostro piccolo segreto! Lei sospirò di sollievo e sorrise maliziosamente. Finita la colazione mi preparai per far ritorno a casa.
Zia Giulia mi ha accompagnato alla porta, dandomi un grande bacio d'addio mentre con la mano ha stretto con forza il mio cazzo.
Peccato che non abbiamo avuto più tempo a disposizione, mio zio Sergio sarebbe potuto tornare da un momento all’altro.
Quella notte trascorsa a casa di mia zia Giulia non la dimenticherò mai.
In seguito ho scopato ancora mia zia ma nessuna delle altre volte è stata bella come quella prima volta.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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